Marzo 2024
Ciao! Sono Chiara Pedrocchi e questa è la mia newsletter mensile (approda nella tua casella di posta in un giorno non meglio definito tra la fine di un mese e l’inizio del successivo: a volte trova traffico, altre volte è pigra o stanca, altre ancora aspetta qualcosa o, più raramente ma sempre volentieri, ha fatto tardi con l3 amic3. Ma arriva, sempre) e questa mail è decisamente in ritardo: scusa.
Marzo - inizio aprile è stato: scatoloni e valigie, distacchi, Freccia Rossa, mi chiamo Chiara Pedrocchi piacere di conoscerti, se mi taglio la frangetta risolvo tutti i miei problemi, giusto?, sperimentare cose nuove, verticalizzarmi, ricominciare a mangiarmi le unghie.
Prima di un po’ di spam, vorrei parlare di: Congo.
Sono successe un po’ di cose che qui, a noi, sono arrivate poco, ma non per questo non sono rilevanti. Lunedì 8 aprile, per esempio, le forti piogge hanno causato l’esondazione del fiume Ndjili, a non più di 5 minuti a piedi dalla parrocchia Saint Bernard, dove ero ospite a Kinshasa. Questo evento ha causato l’inondazione del quartiere, che a sua volta ha fatto crollare un muro dentro la missione - oltre a rompere tre computer che non è stato possibile mettere in salvo per tempo. In chiesa c’era un metro d’acqua, e in casa 60 cm. Nel quartiere, chi aveva parenti che abitavano in zone migliori si è temporaneamente trasferito da loro, altri hanno dormito sui tetti. Fortunatamente i giorni dopo l’esondazione c’è stato bel tempo, ma fino a metà maggio il rischio di forti piogge è sempre in agguato, e l’unica cosa che le persone del posto possono fare, per il momento, è pregare il fiume non esondi nuovamente.
Nel frattempo, lo stesso giorno, uno degli orfanotrofi dove lavora il mio amico Abel Borio, Colk (Centre Orphelinat Lisanga Na Klisto), che ospita 85 minori, ha preso fuoco. Sono andate distrutte la parte della struttura dove dormivano i ragazzi più grandi, insieme ai loro vestiti e ai loro libri, e il magazzino con le scorte alimentari e i medicinali. Se vuoi dare loro supporto, puoi farlo con una donazione a NOVA, con la causale “Emergenza Istituto Colk”, a questo conto corrente: IT29O0501802800000011199940.
Il presidente della Repubblica del Congo, Felix Tshisekedi, è sparito. L’ultima apparizione pubblica risale alle sera del 6 aprile, poi più nulla. RTBF, Radio télévision belge francophone, aveva inizialmente segnalato la sua presenza in Ruanda alla cerimonia di commemorazione per i 30 anni del genocidio dei tutsi, domenica 7 aprile, ma non ci sono prove della sua presenza. RTBF ha poi smentito la notizia. Sul web, qualcuno ha ironizzato fosse in vacanza, qualcuno ha immaginato un colpo di stato, qualcun altro che fosse all’estero per un’operazione. Sembra che l’aereo presidenziale si trovi all’aeroporto di Bruxelles, ma non è detto che il mezzo non si trovi lì per una revisione di routine. La portavoce del presidente, Tina Salama, ha scritto su X che il presidente si trova all’estero per degli affari urgenti.
Ho anche finalmente sentito Père Jean-Claude, con cui abitavo a Kinshasa, che è stato recentemente trasferito a Goma, a est del paese. Lì i gruppi ribelli come l’M23 - che pare siano finanziati dal Ruanda - stanno seminando sempre di più il panico nei villaggi, perciò migliaia di persone si sono rifugiate proprio a Goma. Ora però Goma è accerchiata in una sorta di assedio, sono già state sganciate alcune bombe sull’aeroporto, e all’orizzonte non sembrano esserci grandi soluzioni perché le cose prendano una piega positiva. Anche perché, nel frattempo, è cominciato il ritiro della Monusco, ovvero la missione dell’ONU a est del paese.
Mercoledì 17 alle 21 farò una diretta su Instagram con Daniele Speziale, che sta facendo servizio civile presso OSEPER, l’istituto dei Guanelliani dove avevo fatto ricerca per il reportage uscito su Scomodo, e con Abel Borio, che sta lavorando a un progetto di cooperazione con l’organizzazione NOVA.
Non so come spiegare in breve quello che è iniziato nelle ultime settimane: è partito un laboratorio di scrittura che mira alla stesura di testi all’intersezione tra giornalismo, etnografia e scrittura creativa. L’ho tenuto segreto, per poch3, pochissim3 elett3, perché era (e per il momento continua a essere) una sorta di esperimento di lavoro collettivo. Per adesso, però, sta andando proprio alla grande, quindi (ma questa non è una promessa) vorrei chiederti: saresti interessatə a partecipare a degli incontri di questo tipo? (Informazione importante: non serve avere preconoscenze per partecipare).
Cose che sono uscite nel frattempo:
-qui il reel di marzo per la rubrica Immersioni di Voice Over con i consigli per approfondire la tematica del femminismo;
-qui invece quello di aprile per parlare di allevamenti intensivi.
-Qui trovi la diretta Instagram che io e Michela Grasso di Spaghettipolitics abbiamo fatto a marzo con Giulia Paganelli, sui social @Evastaizitta, per parlare di femminismo, corpi e streghe.
-A quest’altro link trovi l’intervista che ho fatto a Laura Bernie Amponsah, scrittrice, per parlare della sua esperienza in Italia come donna nera transessuale, e dell’importanza di rivendicare spazi per sentirsi riconosciute.
Il 23 aprile sarò moderatrice della presentazione di un libro a Torino. Però mi hanno detto che per il momento non posso dire nulla, quindi scoprirai altri dettagli dai social. Se ti va, ci vediamo lì.
A marzo:
Sto leggendo: mi ero dimenticata di avere in cantina di casa vecchia un’enorme borsa di libri, quindi ora, da brava bilancia, vivo nell’imbarazzo della scelta. Prima di dormire, però, ho preso l’abitudine di leggere qualche poesia. Al momento sul comodino ho Ossi di seppia, di Eugenio Montale.
Sto guardando: ho visto la serie Supersex, sulla vita di Rocco Siffredi, ma torneremo a parlarne.
Sto ascoltando: tantissima musica italiana. Nello specifico, qui c’è una playlist di sole 35 ore che però devo ricordarmi di aggiornare più spesso.
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Prometto che, avendo questa newsletter sommato le novità di marzo e quelle di mezzo aprile, la prossima sarà più breve, e puntuale. Forse.