Giugno 2023
Ciao! Sono Chiara Pedrocchi e questa è la mia newsletter mensile (approda nella tua casella di posta ogni ultima domenica del mese, come quasi tutti i mercatini dell’antiquariato) e ti scrivo direttamente da Kinsh… da Varese, ti scrivo da Varese.
Sono tornata ieri dopo molte ore di viaggio, ma sarei rimasta volentieri ancora un po’. Ora, dopo il tempo del riposo, sarà il tempo della (ri)elaborazione e dell’azione, dell’inventario e della gratitudine, ma soprattutto del racconto. Si tratta di mettere ordine nelle idee e nelle parole, per restituire una narrazione che di oggettivo ha poco, perché la prospettiva è la mia, ma che vuole essere il più imparziale e sincera possibile.
Un pochino ho già iniziato: questo mese è uscito il mio primo reportage da Kinshasa per Scomodo. Si chiama Les Enfants de la rue - quando la strada diventa rifugio, ed è frutto di un lavoro di ricerca svolto durante tutta la mia permanenza in Congo sulla strada, tramite l’equipe mobile, al centro di prima accoglienza di Matete e al centro O.S.E.P.E.R., che hanno in gestione i padri Guanelliani e che accoglie i bambini di strada, facendo un lavoro difficile e ammirevole. Puoi leggere l’articolo completo a questo link.
So bene che non è una richiesta facile, ma se leggendo non solo questa mail ma anche il reportage dovessi chiederti come puoi aiutare il Centro - di cui garantisco sull’affidabilità - e, di conseguenza, i bambini, puoi rispondermi o contattarmi su Instagram per parlarne.
Abbiamo la tendenza a dare per scontata l’istruzione e l’educazione, ma non ovunque è così: in Congo nel 2019 è stato annunciata l’introduzione della gratuité, ovvero dell’insegnamento gratuito per la scuola primaria e secondaria, che corrispondono alla nostra scuola dalle elementari alle superiori. Sembra una buona notizia ma non lo è: questo ha provocato una serie di disagi e di scompensi che ricadono, ovviamente, sui bambini e sui ragazzi, che finiscono per terminare la scuola con un livello estremamente basso, e spesso pagando per ottenere il diploma. Ne ho parlato qui per .eco.
È uscito anche il secondo episodio di Mi devi raccontare nella sua edizione congolese, si ascolta qui (o qui se non sei iscritto a Spotify) e, se sei troppo pigro per sentirlo, ecco quello che devi sapere: si vive anche in Congo! Purtroppo i problemi di cui soffre il paese - insieme alla narrazione che ne viene perpetuata - restituiscono a noi che abitiamo lontano solo l’immagine di un luogo pericolosissimo e poverissimo. I pericoli ci sono, la povertà anche, ma c’è molto di più.
Prendo un aereo per Torino per raccontare un’altra storia: si tratta di un reportage audio che ho realizzato lo scorso inverno insieme a Shareradio Milano nell’ambito di un progetto europeo dal titolo Podcast for Inclusion. Mi sono concentrata sul diritto alla casa nel contesto, appunto, torinese, cercando di contrastare indifferenza, pietismo e disprezzo ma provando a restituire una fotografia integrale della situazione dei senzatetto che abitano la città. Sono sorpresa ma non troppo che il reportage sia così attuale: temevo il fatto si parlasse di freddo lo rendesse inadatto al momento, ma, giusto per fare un esempio, pochi giorni fa è crollata una parte della vecchia stazione di Porta Susa di Torino, dove si rifugiavano molti senzatetto. Per fortuna è successo di giorno e non c’era dentro nessuno, ma mi sembra questa notizia renda la problematica del diritto all’abitare più attuale che mai. Lascio anche qui l’immagine di copertina realizzata da Martina Grassi (è necessario ascoltare il podcast per capirla), mentre il brano utilizzato, Natale Vigilia, è di Abramo Butrichi, che me ne ha gentilmente concesso l’utilizzo. Ascolta La Torino che ignori sul sito di Shareradio qui oppure su Spotify qui.
Infine, in questi giorni aggiorno il diario di campo su AceTonico: avevo fatto un errore di valutazione rispetto alle energie che avrei avuto la sera dopo la giornata di ricerca e di lavoro, e molte volte il riposo ha necessariamente avuto la meglio su tutto il resto: senza, sarebbe stato tutto molto più difficile.
Alla fine di giugno (all’inizio di luglio):
Sto leggendo: mi consigli un romanzo che mi risucchi completamente?
Sto guardando: finalmente inizio anche io la seconda serie di Zerocalcare!
Sto ascoltando:
Questo è un esperimento:
Con il bottoncino qui sopra puoi inoltrare questo numero della newsletter a un* amic* a cui pensi possa interessare (e se ti è stata inoltrata ti puoi iscrivere con quello qui sotto):
Infine, dato che il mio lavoro è indipendente e in buona parte autofinanziato, se ne hai la possibilità e vuoi sostenermi offrendomi un caffè (o meglio ancora un cappuccino con latte di soia) puoi farlo con una piccola donazione qui.
Io ora vado a patire un po’ di magone e ad ammorbare qualcuno con i miei racconti, ma tu non te ne andare: nuove cose sono in arrivo. A presto - e grazie.