Ciao! Sono Chiara Pedrocchi, questo è il primo numero della mia newsletter mensile (approda nella tua casella di posta ogni ultima domenica del mese, come quasi tutti i mercatini dell’antiquariato) e se questa mail non ti è arrivata a metà mentre preparavo la bozza sento di essermi già portata a casa una bella vittoria.
Gennaio è stato un lungo mese di pianificazione, di costruzione e soprattutto di decostruzione (non per nulla quest’ultima è la parola preferita di un buon 98% della popolazione di antropolog*). Ho lavorato molto ad alcuni articoli e progettini che, se tutto va bene, vedranno la luce nei prossimi mesi. Allego un enorme spoiler di uno di questi:
Una cosa però la posso dire: tra pochissimi giorni vedrà la luce AceTonico, la rivista online di Antropologia dell’Università di Torino, di cui sono tra le fondatrici. Verrà presentata ufficialmente sabato 18 febbraio alle 18 da Nora Book & Coffee a Torino nell’ambito dell’evento AnthroDay, che quest’anno si svolgerà in contemporanea a Milano e a Torino dal 16 al 18 febbraio. Leggi qui il programma completo e seguici sui social per non perderti nessun aggiornamento.
Quale migliore occasione di riscatto sociale per le persone in carcere se non l’istruzione? Peccato che le leggi italiane non sanciscano (non ancora) un vero e proprio diritto allo studio per le persone detenute. Tanti sono gli atenei che operano negli istituti penitenziari e tante le iniziative delle associazioni, ma occorre muoversi per creare un sistema nazionale funzionante.
Ne ho parlato qui per Scomodo insieme a Matilda Ferraris, Giulia Sarlo, Idarah Umana e Francesca Cicconi.
È uscita per .eco la mia intervista a Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti, di cui questo mese è stata pubblicata l’XI edizione: si tratta di un testo di fondamentale importanza per orientarsi nel panorama mondiale contemporaneo senza dimenticarsi di alcune aree geografiche e senza entrare in confusione. Questo è anche il mio consiglio di lettura di questo mese, anche perché, come ha detto Raffaele stesso,
Va letto come uno strumento di grande ottimismo, in realtà. Noi dobbiamo essere consapevoli che comunque con tutte le contraddizioni, tutte le difficoltà, tutte le tragedie che ci sono in corso noi viviamo nel momento migliore della storia dell’umanità. Abbiamo gli strumenti per capire cosa succede, per intervenire, abbiamo conoscenze tecnologiche, scientifiche, informatiche, filosofiche, culturali per poter davvero migliorare, cambiare il mondo. E oggi noi sappiamo esattamente ad esempio qual è il percorso che dovremmo fare per costruire delle paci che durano, che sono davvero serie. Noi sappiamo esattamente cosa potremmo fare per costruire quello che in modo molto romantico però molto efficace viene chiamato un mondo migliore. E noi sappiamo anche con assoluta certezza, o almeno una gran parte del pianeta sa con assoluta certezza, che tutto questo al di là delle questioni morali, religiose e filosofiche è banalmente conveniente: conviene a tutti.
Sempre per orientarsi nell’oceano dell’attualità senza perdere il filo (e poiché avevo promesso anche dei consigli di ascolto), una buona pratica che sarebbe bene adottare -e che a me, qualche anno fa, ha svoltato l’approccio alle notizie- è fidelizzarsi a una o più rassegne stampa: non ci crede nessuno che la mattina mentre prendi il caffè, lavi i denti o sali sul bus non hai il tempo per sentirne una. Si tratta di abitudine.
Eccone tre in italiano che a me nel tempo sono sembrate valide, suddivise per durata. Ovviamente più sono lunghe più scavano nelle notizie e la selezione è più vasta.
5 minuti: The Essential, di Mia Ceran (Will): questo è il podcast che ascolto quando non ho sentito la sveglia e sono davvero mooolto in ritardo. Come dice il titolo, racchiude davvero l’essenziale per non perdersi tra le notizie.
25 minuti: Morning, di Francesco Costa (ilPost): dei tre consigliati, questo è l’unico a pagamento: è incluso nell’abbonamento al ilPost che costa 8 euro al mese (ma qui entro 7 giorni dal momento in cui scrivo, cioè venerdì, dovresti poter ascoltare una puntata di prova). È già una buona base per restare sul pezzo, e se la mattina eri abituat* a sentire la musica per caricarti sappi che la sigla è Gimme Shelter dei Rolling Stones.
90 minuti: Prima pagina (RaiPlaySound): questa è la rassegna stampa, per me, per eccellenza. Non ho dimenticato il nome del conduttore o della conduttrice: cambia infatti ogni settimana, ma la scelta non delude mai. I primi 45 minuti sono dedicati alla rassegna delle notizie, mentre la seconda parte si chiama “filo diretto” e dalle 8 ci si può connettere con chi sta conducendo la puntata per fare domande o interventi.
Alla fine di gennaio
sto leggendo: come sempre più libri tutti insieme, ma soprattutto Liberazione animale di Peter Singer come saggio e Metafisica dei tubi di Amélie Nothomb come narrativa.
sto ascoltando: Receiptify dice che la canzone che ho ascoltato di più questo mese è Tutto inutile di Fulminacci. La seconda è quella che ho linkato sopra e la terza Contro il mondo dei Baustelle.
sto guardando: a dire il vero non l’ho ancora iniziata, ma anche se è uscita un po’ di tempo fa vorrei vedere la seconda stagione di Undone, su Prime Video. Avevo visto la prima durante il lockdown ed era una chicca.
Non ho capito se puoi rispondere direttamente a questa mail o meno, perciò nel dubbio ti aspetto su Instagram per sapere cosa ti è piaciuto e cosa no di questa prima edizione della newsletter.
Invece con il bottoncino qui sopra credo tu possa inoltrare questo numero a un* amic* a cui pensi possa interessare (e se ti è stata inoltrata ti puoi iscrivere con quello qui sotto):
Infine, dato che il mio lavoro è indipendente e in buona parte autofinanziato, se ne hai la possibilità e vuoi sostenermi offrendomi un caffè (o meglio ancora un cappuccino con latte di soia) puoi farlo qui.
Per questo mese è tutto: grazie di cuore per il supporto e per essere arrivat* fino a qui, ragionavo sull’apertura di una newsletter da mesi e sono molto emozionata all’idea che, mentre la leggi, questa ti stia tenendo compagnia. Ci sentiamo a febbraio!