Ottobre 2023
Ciao! Sono Chiara Pedrocchi e questa è la mia newsletter mensile (approda nella tua casella di posta ogni ultima domenica del mese, come quasi tutti i mercatini dell’antiquariato) e neanche oggi è domenica, ma è un po’ come se lo fosse, dai.
Questo mese è stato particolarmente faticoso, soprattutto a causa di tutto quello che sta succedendo in Palestina. La mia raccomandazione è, in questo momento, quella di informarsi presso più fonti, non solo italiane, e di contestualizzare tutto quello che è successo e sta succedendo. E di restare umani: i video e le immagini di morti che scorrono sui nostri smartphone (consiglio di lettura: Davanti al dolore degli altri, di Susan Sontag) non possono avere, per noi, lo stesso peso dei balletti che compaiono nel post successivo o delle pubblicità, ma abbiamo il dovere morale di permettere che ci attivino quella rabbia che può aiutarci a indignarci, sì, ma poi anche a organizzarci e lottare per un cambiamento. Forse crediamo che quello che succede altrove non ci riguardi, ma lo fa eccome, e iniziare a fare azione e politica a partire dalle nostre piccole realtà (e non solo dai social network) è fondamentale e urgente. Insieme ad altre persone che stimo molto sto provando ad attivare qualcosa anche su Varese. Ma di questo torneremo a parlare.
[Più di un anno fa ho scritto un racconto che descriveva un po’ come mi sento anche in questi giorni. Si chiamava Festa, te lo lascio qua].
Un po’ di comunicazioni, cominciando da ciò che è uscito questo mese.
A proposito di media e giornalismo, ho scritto questo pezzo per Voice Over sul giornalismo di interesse pubblico. Ho ripreso gli interventi dei panelist dell’evento del 25 settembre in Statale, “Media, protezione dei diritti umani e nuove narrazioni per un giornalismo di interesse pubblico”, ma il pezzo vuole attivare riflessioni che vanno ben oltre il contesto dell’evento per capire in che direzione vogliamo vada l’informazione, qual è il panorama e quali le prospettive.
Sul cartaceo di Scomodo di ottobre c’è un’inchiesta che ho realizzato con Andrea Carcuro e Arianna Remoli, con il supporto di Edoardo Anziano, sul soft power (neanche troppo soft) di Coca Cola all’interno di alcune università italiane. Per leggerlo puoi abbonarti a Scomodo, oppure trovarlo in numerose librerie, spazi culturali, scuole e università.
Fino all’8 dicembre, infine, puoi preordinare D’ailleurs, lo speciale di FUMO magazine in collaborazione con il centro culturale Dante Alighieri di Montpellier, in uscita l’11 gennaio. Ci trovi anche il mio racconto Le radici, sia in italiano che in francese.
Novembre sarà un mese ricchissimo di appuntamenti, quindi questo è il momento in cui ti alzi per andare a prendere l’agenda e ti segni tutte le date.
-Il 3 novembre, venerdì, la redazione di AceTonico si presenta nell’ambito di Glocal+, il Festival del Territorio. Come sempre, sarà una presentazione piuttosto interattiva, durante la quale si parlerà di scrittura e di antropologia applicata, soprattutto nelle redazioni. Modera Federica Benedetti, antropologa e giornalista. Ci vediamo alle 18 alla Libreria Ubik in Piazza del Podestà, 1.
-Sabato 11 novembre alle 11 (l’11.11 alle 11, non puoi dimenticarlo) sarò a moderare un evento a Glocal, Festival del Giornalismo, al Salone Estense di Varese (in Via Luigi Sacco 5). Come panelist saranno presenti Sara Zambotti, antropologa e giornalista, Dario Basile, docente di Antropologia della Comunicazione a UniTo, e Andrea Filippo Ravenda, professore di Antropologia Pubblica a UniTo. L’evento, dal titolo “Coltivare lo “spazio generativo” tra antropologia e giornalismo”, avrà come tema chiave, ça va sans dire, il ruolo dell’antropologia applicata al mondo del giornalismo, sia per quanto riguarda lo sguardo che le tematiche e il metodo. (ps: se sei giornalista puoi registrarti sulla piattaforma per ottenere i crediti).
-Il 23 e il 30 novembre modererò due eventi organizzati da Voice Over al Politecnico di Milano. Il tema saranno i costi nascosti della produzione energetica, con focus sul Perù, con Flaviano Bianchini di Source International e il Prof. Riccardo Emilio Chesta, e sull’Iraq, con la giornalista Sara Manisera e Felice Moramarco di Greenpeace. Per tutti i dettagli ti rimando alla pagina Instagram di Voice Over (che dovresti già seguire!), dove nei prossimi giorni comunicheremo tutto.
A ottobre:
Sto leggendo: ho finito Camere Separate, di Pier Vittorio Tondelli. Bello, molto bello e assolutamente il mio genere.
Sto guardando: ho recuperato alcuni filmoni tra cui Le fate ignoranti, di Özpetek. Di nuovo, molto il mio genere.
Sto ascoltando: sto cercando, quando riesco, di ritagliarmi momenti di silenzio e meditazione. [Anche sul silenzio, molto tempo fa, ho scritto un racconto: eccolo]. Quando non riesco, cerco playlist con il suono dell’acqua - dell’oceano o della pioggia - o della foresta.
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Ti lascio con la speranza che, da qui alla prossima newsletter, la situazione cambi in meglio. Intanto, restiamo umani.