Dicembre 2023
Ciao! Sono Chiara Pedrocchi e questa è la mia newsletter mensile (approda nella tua casella di posta in un giorno non meglio definito tra la fine di un mese e l’inizio del successivo: a volte trova traffico, altre volte è pigra o stanca, altre ancora aspetta qualcosa o, più raramente ma sempre volentieri, ha fatto tardi con l3 amic3. Ma arriva, sempre) e questa è, evidentemente, l’ultima newsletter del 2023 - o la prima del 2024, se come immagino la leggerai domani.
Come stai?
Più degli obiettivi raggiunti quest’anno e dei propositi per l’anno nuovo, credo sia questa la domanda da porsi in questo momento. Trovare il proprio equilibrio nell’intersezione tra il rapporto con il proprio corpo e il proprio percorso, l’ambito relazionale, quello lavorativo, la militanza e la salute mentale è il primo passo per un approccio più positivo e propositivo anche al rapporto col mondo esterno. Più che di forza c’è bisogno di strumenti per accogliere le proprie fragilità (e per politicizzarle), per mettere i propri punti di forza e i propri privilegi al servizio degli altri (umani e non umani, ambiente e cause) e lavorare a un mondo migliore. Utopia? Può darsi, ma abbiamo così tanto da perdere nel non provarci e così poco nel farlo che non vedo perché non rimboccarsi le maniche.
Mentirei se dicessi che non sento lo scattare del nuovo anno come un’occasione per fare liste e propositi. Tra questi, per quanto mi riguarda, c’è sicuramente una maggiore apertura al dialogo con persone che non la pensano come me, dedicare molto più tempo alla lettura, sviluppare più creatività e utilizzare di più il pensiero laterale (ricordi? Ne avevamo parlato a luglio e agosto) nella mia quotidianità e nel mio lavoro. Quali sono i tuoi (se ne hai)?
Dicembre è stato: deadlines (segnalo, a questo proposito, la prima copertina del 2024 del New Yorker, disegnata da Bianca Bagnarelli), rivedere l3 amic3 più car3, formazione (sono stata al convegno della SIAA - Società Italiana di Antropologia Applicata a Perugia, dove ho rivisto colleg3 che stimo e con l3 qual3 ho in cantiere vari progetti: stay tuned), allontanamenti, riavvicinamenti e sviluppi, bilanci, valigie, caos creativo e progetti.
Questo mese sono usciti tre articoli per Voice Over: il primo è l’intervista che ho fatto a Denise Sala, attivista per Fridays For Future-Milano e tra le panelist al Blackn[è]ss Fest di ottobre al tavolo sullo stato attuale del Wokenismo. Abbiamo parlato di risveglio, razzismo sistemico e intersezionalità delle lotte. L’intervista completa si legge qui. È uscita anche la trascrizione dell’intervista a Francesca Albanese, relatrice speciale alle Nazioni Unite per i territori occupati della Palestina, che ho fatto insieme a Michela Grasso di Spaghetti Politics il 27 novembre. Si legge qui e contiene spunti estremamente utili per capire quello che sta succedendo in Palestina. Qui invece il post uscito sui social a riguardo. Infine, è uscito l’articolo realizzato a partire dall’evento del 10 ottobre in Statale sulle Slapp, ovvero le azioni legali strategiche contro giornalist3 e difensori dei diritti umani, che limitano la libertà d’espressione e, di conseguenza, la democrazia. Si legge qui.
Per Scomodo ho scritto due post: uno, in collaborazione con Anita Calchinovati, riguarda le violenze fisiche subite nella Questura di Milano da un immigrato tunisino che aveva richiesto la protezione internazionale, e l’altro riguardo la percentuale di civili morti a Gaza.
Torines3! L’11 gennaio ci vediamo ai Bagni Pubblici di Via Aglié per Conversa #11 a parlare dei tre mesi a Kinshasa e più in generale di Repubblica Democratica del Congo: il 20 dicembre ci sono state le elezioni, e anche se non sono ancora usciti i risultati definitivi i primi scrutini permettono una lettura dello scenario futuro. Segnalo alcune risorse per comprendere l’importanza di queste elezioni, non solo per il Congo ma per il mondo intero. La prima è la newsletter Africana di Internazionale uscita il 14 dicembre. Se ti interessa scrivimi, così te la inoltro. La seconda è questo articolo di Elena Pasquini uscito per Radio Bullets. La terza è questo liveblog uscito su Focus on Africa che il giorno delle elezioni ha seguito gli sviluppi passo a passo.
Infine, a proposito di Congo: cosa fai il 4 gennaio alle 14? Grazie a una collaborazione tra AceTonico e Radio Città Fujiko, andrà in onda sulla frequenza 103.1 FM a Bologna e in streaming sul sito il mio episodio di Mi devi raccontare Kinshasa - Arrivare, oltre a ElLeODiZeta, il podcast di Kasia Piotrowicz sulla città polacca di Łódź. Si tratta di un nuovo progetto di podcast che stiamo portando avanti con AceTonico: 100% succo etnografico - l’antropodcast di AceTonico, e questo è solo l’inizio.
Segnalo: hai contributi che vorresti proporci? Invia un pitch di massimo 10 righe a info@acetonico.org, oppure, se si tratta di un articolo o un altro contenuto multimediale che hai già realizzato nell’ambito di qualche corso universitario, mandacelo, così possiamo discutere insieme come adattarlo al nostro progetto. Non devi essere necessariamente unə antropologə per pubblicare con noi: le uniche linee guida sono che il taglio sia affine allo sguardo antropologico, i contenuti preferibilmente inediti e il collegamento con l’attualità, e di interesse pubblico.
Inizio l’anno nuovo con un lavoro sul campo che mi sta a cuore e che porto avanti da tempo insieme alla collega e cara amica Federica Benedetti: auguraci in bocca al lupo!🐺
A dicembre:
Sto leggendo: vari libri sulla disobbedienza civile (spoiler).
Sto guardando: ho recuperato altri classiconi, come Pretty Woman e Will Hunting - Genio ribelle (che però, a mia discolpa, avevo già visto anni fa).
Sto ascoltando: Musica resistente, una playlist con canzoni politicamente impegnate, da ascoltare per non sentirsi sol3 nelle lotte, prima delle manifestazioni, con rabbia e con amore. Contiene, in buona parte, consigli raccolti da una storia Instagram di qualche giorno fa: grazie mille!
Con il bottoncino qui sopra puoi inoltrare questo numero della newsletter a unə amicə a cui pensi possa interessare (e se ti è stata inoltrata ti puoi iscrivere con quello qui sotto):
Infine, come ti dicevo, dato che il mio lavoro giornalistico è indipendente (quest’anno ho aperto la Partita IVA!), se ne hai la possibilità e vuoi sostenermi offrendomi un caffè (o meglio ancora, festività edition, un calice di vino) puoi farlo con una piccola donazione qui. Per me significa tanto.
Buon anno e grazie di esserci ancora.